“Romano Gazzera. Le opere della natura”

Ciriè – La Città di Cirié dà il via alle iniziative organizzate per celebrare i 120 anni dell’intitolazione a Città il prossimo sabato 24 maggio, alle ore 18.00, con l’inaugurazione della mostra “Romano Gazzera. Le opere della natura” allestita a Palazzo D’Oria, in Corso Martiri della Libertà 33.

Da sabato e fino al 3 agosto, si potranno ammirare i dipinti donati dall’artista alla Regione Piemonte, accanto a cui verranno accostati per l’occasione anche due quadri (Il Ritratto di Emanuele D’Oria e il Convegno di Cavalieri, donato da Clarissa Gazzera alla Città di Cirié) provenienti dalla collezione comunale e due opere custodite dalla Scuola Gazzera e dalla Scuola Nino Costa di Cirié.

L’evento sarà anche l’occasione per il “taglio del nastro” delle sale situate al primo piano, due delle quali verranno intitolate proprio a Romano Gazzera: saranno questi spazi ad ospitare la nuova esposizione permanente di Palazzo D’Oria dedicata all’artista ciriacese e costituita proprio dai quadri concessi alla Città di Cirié dalla Regione Piemonte. Un passo in più per Cirié verso la trasformazione di Palazzo D’Oria in hub culturale ed artistico.

Come è noto, Romano Gazzera, fondatore dello stile Neofloreale italiano, nacque a Cirié il 18 agosto 1906 e si spense a Torino il 24 maggio 1985, nel suo appartamento affacciato su Piazza Vittorio Veneto dove oggi ha sede la Fondazione Romano Gazzera.

A quarant’anni esatti dalla sua scomparsa, il 24 maggio 2025 si sceglie simbolicamente di tornare alle origini: a Cirié, la sua città natale, dove tutto ebbe inizio. Fu qui che, giovanissimo, Gazzera mosse i primi passi nel mondo della pittura, lasciando già a 21 anni un segno importante con il ritratto del marchese Emanuele D’Oria (che potrà essere ammirato proprio in occasione della mostra temporanea a lui dedicata), primo sindaco di Cirié, realizzato nel 1927. Da quel momento iniziò a studiare i Grandi Maestri dell’arte e a formarsi con la compagnia di
noti artisti e intellettuali dell’epoca, tra cui fra tutti il legame più stretto di quello con Giorgio De Chirico.

Coltivando una geniale intuizione avuta sul finire del 1943, Gazzera realizzò numerose opere raffiguranti fiori giganti, volanti e parlanti, in mezzo all’umanità ridotta alla dimensione di insetto.

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